Secondo Censimento Generale di Blauwe Roos

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    Elyssa si risvegliò dai suoi pensieri quando una ragazza dai lunghi capelli rossi salutò Forty in maniera gentile e cordiale: "Ciao Fortunatus! Vedo che sei tornato anche tu a Blauwe Roos... tutto bene?". Ma Ely si stupì di sentire freddezza nella voce di Forty -ciao gea, ebbene sì, ma più che tornato io sono sempre rimasto qui.- aggiunse poi con aria lugubre -è stata dura ma... dubitavi forse che me la sarei cavata?. Comunque non diede peso alla cosa; si stupì ancora di più quando salutò in maniera decisamente esagerata Florence che Elyssa non aveva notato prima. Ciao Florence! disse Sono contenta di rivederti! Non siete cambiati di una virgola voi due! disse rivolta a Florence e Forty Davvero, non sembra essere passato un anno da quando abbiamo lasciato il regno!. Infine la ragazza che aveva salutato prima Forty ci congedò dicendo: Sai, in effetti non avevo dubbi sul fatto che tu fossi ancora qui. Vorrei dire vivo, ma non credo sia il termine giusto per quanto ti riguarda. Vedo che sei in buona compagnia, mi dispiacerebbe disturbarvi ulteriormente.. In che senso "vivo" non sarebbe il termine giusto per descriverti? Come potresti non essere vivo? disse Ely un po' turbata dalla lugubre affermazione di Gea.
    Elyssa Flaherty Lynch » Nymphar » 19 anni » SchedaParlato~Pensato~ Scritto
     
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  2. RiFlay~
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    UFTdzn9

    Ad accorgersi per primo del suo saluto fu Fortunatus. Le venne incontro e la cinse in un forte abbraccio. Le fece un po' male, a dire il vero, quando le diede due amichevoli pacche sulla schiena. Certo non si immaginava un benvenuto così caloroso e ne rimase piuttosto spiazzata. Il ragazzo poi la guidò fino al punto dove stava Elyssa assieme ad un'altra donna dai capelli rosso fuoco, sottraendola ad ogni imbarazzo nel dover rispondere all'abbraccio. Sorrise ad Elyssa e la salutò cordialmente.E' bello rivederti dopo tanto tempo! Sono felice che tu stia bene.All'osservazione di Elyssa sull'aspetto suo e di Fortunatus fece una risatina nervosa e cercò di cambiare argomento.Forse è l'aria di Blauwe Roos a farmi bene e poi anche tu non sembri affatto cambiata.E in effetti era così, sembrava la stessa ragazza che aveva incontrato nella Locanda qualche anno fa. Anzi no, sembrava una persona più decisa e sicura, probabilmente era maturata tanto in quell'anno di crisi. Al che la curiosità di Florence ebbe il sopravvento.
    Non aveva idea di cosa fosse successo dopo la sua fuga e trovare la città semidistrutta l'aveva sconvolta. Era arrivata col treno della mattina ed era scesa nella città più vicina. Aveva quindi preso l'autobus che l'avrebbe condotta nei pressi di Blauwe Roos e si avviò a piedi verso la sua vecchia casa. Ciò che vide appena entrò in città le spezzò il cuore. Alcuni palazzi erano stati completamente distrutti. La città sembrava esser stata ripulita dalla maggior parte dei detriti, ma ancora molto c'era da fare. Non poté che chiedersi il perché di tutto ciò. A quel punto notò i volantini appesi ai muri che proclamavano un censimento a cui era obbligatorio partecipare. Si era quindi diretta verso la stazione di polizia piena di vergogna e di curiosità. Ora, ancora presa dai quei sentimenti contrastanti, Florence chiese spiegazioni a Fortunatus e Elyssa.Cosa è successo qui? Sembra quasi ci sia stata una guerra.

    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Scritto

    Image by Han-0v0, edited by RiFlay~.
     
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  3. ~Piton
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    Fortunatus G. Zeredias - 19 anni - Mo
    jkf8
    Gea Aelin lo aveva congedato senza troppo riguardo.
    Lo faceva infuriare questa cosa, doveva essere lui ad avere l'ultima parola, non quella sgualdrina vippetta che si credeva chissà chi.
    Decise però di non rispondere all'attacco vista la frecciatina finale: -Come faceva a sapere che non era più vivo? Come faceva a sapere che era un fantasma? La gente di Blauwe Roos era palesemente fuori dal normale, non ci voleva certo una laurea per capirlo...-
    In ogni caso gli aveva rovinato lo spettacolino e questa prima o poi gliel'avrebbe pagata.
    -Ma no Lysie, non la pensare proprio! Sai com'è quella, non è abituata alla vitalità...- rispose sbrigativamente alla compagna con aria ironica ma comunque abbastanza seria da esprimere la seccatura.
    Nel frattempo la ragazza, che aveva riscoperto chiamarsi Florence, si cimentava in formule di cortesia con Lysie, e nessuna sembrava riuscire a dare un senso all'incontro: la cosa peggiore che può accadere quando due amiche si rivedono dopo tanto tempo e dopo una guerra...
    Ma a quanto pare Florence sembrava ignorare tutto ciò che fosse accaduto dato che chiese alla coppia cosa fosse successo.
    Guardò negli occhi di Lysie come per decidere se era il caso di parlare o no, ma capì che era compito suo parlare o comunque rispondere a domande per uomini e non per donnette, anche se in fondo non aveva minimamente voglia di farlo.
    -Sì, c'è stata una guerra. Sembrava che Blauwe Roos avesse finalmente trovato un re che potesse risolvere la crisi dinastica e risollevare il paese ma l'ha gettato solo nel profondo. Era un dittatore della peggior specie e per un anno c'è stata una guerra civile finché le fazioni politiche precedenti, che si erano unite per riportare il sano governo al potere, vinsero senza riuscire ad uccidere quell'individuo ma costringendolo all'esilio.-
    Che forma.
    Che rotondità.
    Sembrano quasi parlare.
    La sua attenzione era stata attirata da un paio di natiche sode che erano evidenziate dalla posizione pecorina che aveva assunto la misteriosa figura, impegnata nella compilazione del modulo di registrazione. Accadeva sempre più spesso alla sua testa (o al suoBob?) di proiettare certi desideri anche su figure maschili, ma cercava di respingere sempre l'idea.
    Che figura snella, deve essere sicuramente molto magro, di quelli maneggevoli, quasi divertenti da sbattere fino a spezzarli. Quelle spallucce curve gli ricordarono qualcuno: Dimitri, il ragazzo che aveva accidentalmente baciato poco prima che cominciasse tutto il gran casotto.

    CAZZO! Sto diventando proprio un frocio di merda!

    -Flo, credo che parlarne adesso sia ancora prematuro. Magari raccontaci un attimo di cosa hai fatto in quest'anno!- disse con sincera curiosità e con un' espressione serena, sperando che la ragazza avesse belle esperienze da raccontare, di modo da mandar via la triste aura che ancora investiva la città.
    Non che non gliene importasse di tutto ciò che era accaduto, anzi ci stava male; Forty però era una di quelle persone che cercava di cancellare il male, di farlo sparire dalla sua vita.
    Una frase che gli piaceva tantissimo recitava così: "It’s sort of like my past is an unfinished painting and as the artist of that painting, I must fill in all the ugly holes and make it beautiful again. It’s not that I’ve been dishonest, it’s just that I loathe reality."(*)

    -Scusate un attimo.-

    Forty si diresse verso il ragazzo che stava ancora scrivendo e dandogli una sonora pacca sul sedere, in modo da gustare la forma e l'effettiva solidità, salutò a voce forse troppo alta: -DIMITRI! Come va?-
    tumblrmailozvpuj1r35inr


    (*): È un po' come se il mio passato fosse un dipinto non terminato, e come artista di quel dipinto, devo nascondere tutti i buchi brutti e renderli di nuovo belli. Non è che sono stato disonesto, è solo che non sopporto la realtà.
    Lady Gaga - Marry The Night - The Prelude Pathétique
    Magari la traduzione non è proprio alla lettera, ma il senso è questo :3


    X Kikyo :3
    Kikyo, non ti preoccupare, non te lo rubo e.e
    leggi questa role e capirai


    Edited by ~Piton - 30/1/2014, 21:47
     
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    -Dimitri! come va?-
    Forty!
    Una mano avrebbe provato ad afferrare il polso del malcapitato prima che questa si schiantasse sulla natica di Dimitri, stringendo con forza eccessiva in caso di riuscita: un po' per l'emozione di vederlo, un po' perchè se lo meritava, un po' perchè in fondo non si faceva mica male nel caso gli avesse veramente fatto cadere una mano. Anche a Iris piacevano quei profili sottili, di quelli malleabili, quasi divertenti da sbattere fino a frantumarli.
    Quella voce si levò precisamente dal fianco di Dimitri che, subito, aveva riconosciuto il fantasma. Fortunatus. Il suo unico amico a Blauwe Roos. Il suo socio in affari.
    Che non l'aveva manco riconosciuta.
    FAIL.
    Iris era felice di vederlo ma, per qualche ragione, non riusciva a smettere di ridacchiare tra sè e sè con voce argentina -non molto graziosa in verità- nonostante i tentativi di fermarsi coprendosi la bocca. Gli occhi della ragazza accennavano di continuo a Dimitri e alla patta dei pantaloni di Fortunatus, palesemente rigonfia. In mezzo a tutte quelle pudiche signore -che forse facevano finta di non vederlo- lei fu l'unica a puntare l'attenzione su quel particolare...uhm...
    Ma che felicità vederti qui! Devi esserti proprio precipitato da casa in preda all'emozione perchè... sai... credo tu abbia dimenticato di abbottonare i pantaloni a dovere!
    Lo sguardo rosso, fisso, puntò al primo bottone, in modo che anche Dimitri se ne accorgesse, palesando l'insistenza di Bob. Per quanto ci fosse da insistere.
    Quindi accennò un sorriso tirando la testa su, come a dirgli di farlo senza attirare troppo l'attenzione - anche se bisognava stare vicini per vedere, dopotutto. Si tolse però il cappuccio per togliere ogni effettivo dubbio al fantasma un po' sbadato e, se fosse riuscita a tenergli la mano prima, non gli avrebbe permesso di staccare quel contatto - anzi, la agitò energicamente.
    Sono Iris, non mi riconosci?
    Fece poi con disappunto e un'aria ritrosa, tirandogli opportunamente il braccio (sempre se ne avesse avuto presa), come se si aspettasse delle scuse. E lo fissava intensamente: Dimitri? Conosceva Dimitri? Non lo sapeva: Dimitri non le aveva mai accennato a una cosa simile. E perchè si era eccitato a vederlo?
    Vi conoscete?
    Chiese poi con un sorriso che attendeva una risposta sincera, mentre cercava di convincersi che quella dei bollori di Fortunatus diretti a Dimitri fosse solo una sua impressione.
    xxxNulla è per sempre.
    Role scheme #2 by thanatøs`





    Lo so Piton, tranquillo ùwù (E conosco quella role)
    Però sai, on-game è una dichiarazione di guerra a Iris e io devo ruolarla IC XD *patta Forty*
     
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    Dimitri Metherlance

    Ah, se Dimitri avesse saputo.
    Grazie a Dio non sapeva però, si sarebbe risparmiato una nuova brutta figura, forse. Era troppo preso a capire se quella persona nel buio non molto vicina a loro fosse davvero Alastar; probabilmente si era sbagliato, si disse, perché al suo richiamo egli non si voltò nemmeno, come se quello non fosse stato il suo nome. Eppure, almeno da lontano, gli somigliava così tanto: con quei capelli rossi e l’abbigliamento… p-particolare. Nella sua ingenuità di ragazzo di casa, il dhampir non immaginava che fosse il vampiro prete ad avere un gusto decisamente fuori dal comune in fatto di abbigliamento, piuttosto dava per scontato di essere lui in prima persona a non capire niente di moda.
    No, Alastar era semplicemente tamarro, tutto qui, ma Dimitri non lo avrebbe capito.
    Dunque, preso dalla contemplazione della figura misteriosa, non si accorto di quella presenza alle sue spalle che rischiava di farlo diventare – di nuovo – lo zimbello di Blauwe Roos con un unico, deciso movimento in direzione di una parte di sé che Dimitri non aveva piacere che fosse toccata – in realtà non gli piaceva essere toccato in generale, era uno dei pochi atteggiamenti alteri e schizzinosi che aveva ereditato dalla sua razza.
    Fu riportato alla realtà, con un leggero sobbalzo a dirla tutta, dalla voce cristallina di Iris accanto a lui, alla quale egli si rivolse immediatamente, temendo di averla in qualche modo infastidita col suo modo di fare sempre così assente; gli sfuggirono anche le sue parole, cosa di cui si vergognò ma che non diede a vedere, sebbene il sorriso sul suo volto fosse definitivamente morto per il momento. La trovò con lo sguardo rivolto a qualcuno e la mano a mezz’aria dietro di lui; Dimitri seguì la traiettoria voltandosi solo con metà corpo.
    Com’è ovvio, quando vide quelle due mani così pericolosamente vicine a sé fece subito un giro completo e si portò accanto alla ragazza – hey, cos’era quella vicinanza? Via, via, sciò! Ma chi diavolo…?
    «… Fortunatus?»
    … Maledizione.
    Ma con tutte le facce disponibili a Blauwe Roos proprio la sua doveva vedere?! Chiariamoci, Dimitri non aveva niente contro quella persona che conosceva a malapena, ma di certo rivedere per primo proprio quel ragazzo che… che… BUAW. Meglio non pensarci!
    È necessario descrivere la sua reazione? Sì, è necessario, visto che come se non fossero bastati gli occhi sgranati di sorpresa e la smorfia d’imbarazzo che gli adornò il volto, a questo spettacolo si andò ad aggiungere un bel rossore quando Iris – occhio di falco! Non era affatto da lei notare questo tipo di dettagli! – fece cenno al cavallo dei pantaloni dello Sfortunato, al quale stava per rompere prontamente un braccio. Dimitri immaginò, ma non volle nemmeno pensarci troppo, il motivo di quella ira e il perché di quella mano di lei così violentemente stretta attorno a quella dell’altro e troppo vicine alla sua posizione precedente--- NO.
    Era lui a pensare male, malissimo. E ora basta, che si calmino i bollori e i nervi, o qui ci ritroveremo il nostro Metherlance morto stecchito ancora prima di andare incontro a una nuova luminosa avventura!
    Ritrovato il contegno, il biondo seguì la mossa di Iris e si tolse di dosso il cappuccio, rivelando che sì, era effettivamente lui, solo un po’ cresciuto; al contrario, Fortunatus era sempre uguale, come se non fosse invecchiato nemmeno di un giorno. Sorrise in maniera cordiale, tutti a Blauwe Roos lo riconoscevano grazie al suo sorriso genuino, anche quelli che non sapevano il suo nome.
    «Non mi aspettavo di ritrovare una faccia conosciuta, che sorpresa!» esclamò, anche se in effetti aveva il presentimento che avrebbero rivisto alcune persone apparentemente molto legate a quel piccolo paese, come appunto Fortunatus. Intercettando lo sguardo tremendo di Iris – Dimitri la conosceva ormai, sapeva leggere i suoi gesti e non gli ci volle molto per capire quanto fosse pronta a divorare qualcuno -, annuì e rispose «Sì, dopotutto frequentavamo tutti la Van de Roos, ma non ci vedevamo da… dal Ballo Celeste!»
    Eh no, si erano visti anche un’altra volta, che Dimitri intendeva cancellare dal calendario, dalle cronache, dall’esistenza e dal creato.
    Infine, formale come sempre, tornò a rivolgersi al ragazzo «Mi fa piacere vedere che stai bene. Hai rivisto gli altri?»
     
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    Elyssa continuò a chiacchierare con Florence ignara delle ultime novità su Bob.
    Sembra quasi che ci sia stata una guerra disse Florence riferendosi ai molti edifici in macerie.
    Purtroppo è vero, qui c'è stata una guerra. Una guerra civile, di ribellione contro al "dittatore delle illusioni" e qui ci sono state violente battaglie. Molti, come me, hanno lasciato il paese. aggiunse con un po' di vergogna alla fine.
    Per fortuna però i boschi non sono stati toccati e le povere e innocenti creature sono ancora là vive e vegete. Però sono caduti molti cittadini purtroppo e, come se non bastasse, il dittatore è ancora a piede libero... Però ora è tornata la pace, per fortuna. E allora cos'era quel senso di fastidio che provava tutte le volte che vedeva il dittatore? Non era odio, perchè lo aveva provato anche quando era sua sostenitrice. Come se in quel volto quasi familiare ci fosse qualcosa che le sfuggiva. Cosa si nascondeva dietro quegli occhi azzurro-grigiastri così belli e già visti? Il filo dei suoi pensieri fu interrotto dalla voce squillante di Iris che esclamava con tono di rimprovero il nome del suo ragazzo e notò un guizzo negli occhi di Forty che non le piaceva affatto. Non le era mai piaciuto perchè prima la spaventava e adesso rivelava qualcosa che avrebbe dovuto rimanere privato e ben blindato nella testa del ragazzo. E magari anche nei pantaloni...
    Ma che felicità vederti qui! Devi esserti proprio precipitato da casa in preda all'emozione perchè... sai... credo tu abbia dimenticato di abbottonare i pantaloni a dovere!
    THE HORROR! Elyssa si indispettì tantissimo e strinse gli occhi in direzione di Forty.
    Hey, questo non deve succedere con altre persone! Deve succedere solo con me!
    Al che si ricompose e si rivolse di nuovo verso Florence scuotendo la testa. Uomini! disse Ma tu lo sai cosa passa nella testa degli uomini? Io non li capisco proprio...
    Elyssa Flaherty Lynch » Nymphar » 19 anni » SchedaParlato~Pensato~ Scritto
     
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  7. ~Piton
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    Fortunatus G. Zeredias - 19 anni - Mo
    jkf8
    Il simpatico tentativo di riuscire a creare un gruppetto con cui far baldoria naufragò nuovamente.
    A quanto pare infatti, la ragazza vicino a Dimitri non gradiva che Forty si cimentasse in questi saluti così confidenziali con lui.
    La mano aperta, pronta a schiaffeggiare quel culetto sodo, fu bloccata con una morsa abbastanza fastidiosa dalla ragazza, che era incappucciata proprio come Dimitri.
    -Forty, ma che felicità vederti qui! Devi esserti proprio precipitato da casa in preda all'emozione perchè... sai... credo tu abbia dimenticato di abbottonare i pantaloni a dovere!- furono le parole della ragazza, aggiungendo poi dopo -Sono Iris, non mi riconosci?- accompagnando il tutto con la scopertura del capo.
    Era Iris, la sua quasicollega dai capelli rossi con cui stava per aprire, o meglio, avrebbe dovuto aprire un bar-vivaio: idea che è saltata in aria con tutto il trambusto dell'ultimo anno.
    In verità non sapeva perché aveva la patta chiusa male, per caso mi sono toccato? Oddio, non credo, ma se mi fossi distratto? Se avessi avuto uno di quei lapsus?
    Occorreva alla svelta una risposta riparatoria, e questa era una delle arti in cui riusciva sempre abbastanza bene.
    -Oh Iris! Ma certo che ti riconosco come stai?- esclamò con lo stesso furore con cui aveva chiamato Dimitri. -Oddio che figura!- aggiunse divertito mentre si chiudeva il bottone muovendo braccia e copro forse più del dovuto. Aveva avuto addirittura dubbi sul fatto che la mano di Iris potesse addirittura staccarsi dalla sua: la pressione era stata così forte che il distacco fu come la separazione di due superfici incollate; non a caso il suo braccio mostrava degli evidenti segni rossi.
    Con voce più bassa, sia di volume che di tonalità spiegò alla rossa, cercando di non farsi sentire da Dimitri: -Non ti preoccupare, non te lo rubo! e poi con un po' più di voce, affinché anche la vittima dell'agguato sentisse: -È un anno che non vedevo la mia fidanzata, penso che potrai sicuramente capire la gioia che sto provando, sia io che lui.- concluse guardando il suo Bob con un sorriso malizioso.
    Ora che aveva concluso le spiegazioni, si curò di Dimitri che nel frattempo, dopo un sussulto comprensibile ma comunque molto vistoso, si era volto a metà con un'aria abbastanza terrorizzata.
    -Sarò pure frocio io ma questo esagera...MA IO NON SONO FROCIO!-
    Niente da fare, più vedeva Dimitri più pensava che fosse uno di quei gay passivi in cerca costante di... vabbè si sa. Confermava ogni volta di essere una persona troppo suscettibile e forse anche uno di quelli che odia il contatto fisico; esattamente l'opposto di Fortunatus che, seppur bianchiccio e biondino come lui, adorava il contatto fisico, tanto da abbracciare spesso qualunque amico gli capitasse, e aveva dei modi di fare molto popolani e confidenziali. Forse era proprio per questo che continuava a comportarsi in maniera stravagante con quel tipo con cui, cazzo, aveva pure limonato.
    Cambiò strategia.
    -Dimitri, come va? ripeté in maniera molto più pacata in risposta all'esclamazione del ragazzo.
    Porse la mano destra per salutarlo ma con la sinistra gli diede un'altra pacca sulla spalla, in modo che non avvertisse troppo il distacco tra il primo tentativo e questo saluto un po' più normale.
    Forse non era il caso di dare quella pacca sulla spalla, avrebbe solo irritato ancor di più l'interlocutore, ma tutto sommato cambiare i registri così improvvisamente avrebbe solo accentuato il momento piuttosto imbarazzante.
    Lasciò che Dimitri se la sbrigasse con le domande di Iris, e poi si limitò a confermare la versione dei fatti: -Vero vero, quanto tempo che è passato, eh? Sembrava ieri quando ci incontrammo al ballo! Bei tempi erano! Iris, ti ricordi di quando stavo per divertirmi con Lysie e ci hai fermato?- scoppiò in una risata di gusto; all'epoca la cosa lo fece infuriare ma come tante cose, viste col senno di poi, appaiono delle divertenti avventure.
    -Per ora ho visto solo Gea che è qui in giro, e Florence che sta parlando con Lysie. Su su, compilate che così venite a salutarle!- concluse infine.
    Fortunatus riusciva ad essere sempre inappropriato, forse era un suo talento, un abilità degna di nota e ormai, dopo tanti anni e tante figure, ci aveva preso gusto nel giocare con le situazioni imbarazzanti in cui puntualmente si cacciava.
    tumblrmailozvpuj1r35inr


    Chiedo scusa a Kikyo e Dimitri, ma non avevo capito che avevano i cappucci in testa, perciò ho detto che l'aveva riconosciuto D:


    Edited by ~Piton - 31/1/2014, 18:51
     
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  8. RiFlay~
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    UFTdzn9
    I due le riassumerono in breve ciò che era capitato nell'ultimo anno. A quanto pare Florence si era persa un bel po' di informazioni importanti. Fu scioccata dalla notizia quasi quanto lo era stata nell'arrivare quella mattina in città e trovarsi davanti ad interi quartieri distrutti. Ancora una volta si vergognò di se stessa. Ma ancora di più si pentì di essersi affezionata tanto alla città. Fosse successo qualche anno prima non avrebbe guardato in faccia a nessuno e avrebbe continuato per la sua strada, senza tornare sui suoi passi. Invece era lì a registrarsi come effettiva abitante della città. Alla domanda di Fortunatus riguardo a cosa aveva fatto nell'ultimo anno si tenne sul vago. Sono stata ad abitare a Dublino e ho fatto esperienza come giornalista per una testata locale. E persino lavorando nel settore non sono riuscita a ricevere notizie riguardo alla dittatura! Adesso sono ancora più contenta di vedervi vivi e vegeti! A quel punto Fortunatus si congedò un attimo dalla coppia di ragazze per andare a salutare i nuovi arrivati. Florence non riconobbe subito le due figure celate sotto cappucci. Seguì distrattamente il breve scambio di battute del terzetto per poi scoprire che i due non erano altri che Dimitri e la sua ragazza. Al commento di Iris sulla patta aperta di Forty non poté fare a meno di ridere sotto i baffi. In effetti il ragazzo le aveva sempre dato l'idea di essere un pervertito di primo ordine e l'ormai evidente erezione di Bob non poteva che appoggiare la sua opinione. Ma tu lo sai cosa passa nella testa degli uomini? Francamente no. Gli unici rapporti che aveva avuto con uomini erano stati a dir poco disastrosi. Il primo aveva tentato di ucciderla e il secondo era scappato. Sicuramente non era la persona adatta a dare consigli in questo campo. Sorrise a Elyssa. Purtroppo credo che non riuscirò mai a capirli. Si avvicinò quindi ai nuovi arrivati facendo segno alla Nymphar di seguirla. Era felice di vedere che anche Dimitri stava bene, soprattutto dopo quello che Elyssa e Fortunatus le avevano appena raccontato. Ricordando però la gelosia della ragazza nei confronti del biondo, che le veniva confermata in quel momento anche dal segno rosso sul polso di Fortunatus, si limitò a salutarli con un cenno della mano. Dimitri, è bello rivederti dopo tanto tempo! Come stai? Quindi porse una mano alla ragazza. Credo non abbiamo mai avuto l'opportunità di presentarci per bene. Io sono Florence.
     
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    Iris Melis Demone



    Iris non era sicurissima di riuscire a seguire Dimitri.
    Le parve colto di sorpresa e in un certo senso turbato, siccome lo conosceva bene quando aveva lasciato in sospeso quella frase per correggersi un'immagine doveva avergli sfiorato la mente. Cosa era accaduto? Sperò Fortunatus non gli avesse fatto nulla di male o che potesse spiacergli, anche se ne dubitava: sia perchè conosceva lo spettro -era fondamentalmente innocuo anche se faceva sempre un gran casino e si faceva sempre riconoscere- sia perchè altrimenti Dimitri non lo avrebbe salutato con cordialità. Circa. Era Forty quello che aveva cambiato un po' i modi.
    Rimase accanto a lui, anche se lasciò che i due si parlassero: per il momento il centro dell'attenzione era proprio il Mo.

    "-vero vero, quanto tempo che è passato, eh? sembrava ieri quando ci incontrammo al ballo! bei tempi erano! Iris, ti ricordi di quando stavo per divertirmi con Lysie e ci hai fermato?"
    Quella frase la fece sorridere - ma in un modo un po' affilato rispetto al suo solito, gli occhi ancora puntati su di lui che risalivano il suo busto lentamente fino a incontrare gli occhi. Subito dopo poi li distolse -residui della sua timidezza proverbiale, sì- spostando lo sguardo in basso, lateramente.
    Oh, lo ricordo!
    Accennò con una risata argentina, sempre un po' sommessa - sembrava sia imbarazzata che allusiva. Certo doveva essersi sentita di troppo in quella situazione e lo ricordava bene, c'erano cose che una donna preferiva non sapere e... e tante altre, sì, ma non era questo il punto.
    Interrompo sempre qualcosa... quella volta il tuo intercourse con Lysie, e questa volta cosa ho interrotto?
    Sembrava quasi divertita dall'idea di mettere in imbarazzo Forty, ma nulla di diverso dal classico scherzo tra amici - dato che il ragazzo era un po' spinto e molto diretto anche lei col tempo a Blauwe Roos aveva preso un certo tipo di confidenza. E, no, lei aveva visto dove guardava Forty quindi non credeva alla giustifica sulla sua fidanzata... che tra l'altro era dietro di loro e lei riusciva a vederla in traiettoria - accennò la cosa a Forty inclinando un po' la testa e guardando su.
    Sì! Voglio andarla a salutare... in fondo sono davvero quattro passi!
    Quattro, letteralmente: Iris li aveva contati e voleva dire che la ragazza era dietro di loro e che aveva sicuramente sentito tutto, meglio per Forty di fare attenzione.
    C'è...c'è anche Gea?!
    Fece poi, sgranando gli occhi per la sorpresa... arrossì quasi, ripensando che avrebbe rivisto dopo un anno la sua cara amica. Che magnifico sarebbe stato se veramente fosse stata lì e non avesse dovuto cercarla davvero in capo al mondo come temeva! Ora sì che non avrebbe lasciato più andare Forty, fortunato o sfortunato che fosse, se lui poteva portarla da lei.

    Quando poi sotto invito di Fortunatus raggiunsero le due ragazze Iris salutò per prima Elyssa, che già conosceva, e poi posò lo sguardo con curiosità su Florence. Ad essere sinceri non aveva voglia di rivederla, ma in fondo quello che era successo l'anno prima non aveva più alcuna importanza ed era molto volenterosa a cambiare idea su di lei e ricominciare.
    La presentazione di Florence fu una buona idea: così che per Iris sarebbe stata Florence, e non più la ladra con cui aveva giocato a guardie e ladri durante l'evento drammatico del ballo.
    Oggi mi sembra il giorno adatto per cominciare, ricominceremo tutti una vita qui a Blauwe Roos, no?
    Le strinse la mano quindi, anche nel caso di Florence con forza -era pur sempre una demonessa e quando era agitata o emozionata non dosava bene l'intensità-, mentre azzardava un sorriso: una vita pacifica, sperava.
    Mi ricordo di te... Florence. Io sono Iris, piacere di conoscerti!


    EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEENulla e per sempre.
    Role scheme #2 by thanatøs`


     
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    Dimitri Metherlance

    Ah sì, quello era il giorno da cui avrebbero ricominciato; si sarebbero lasciati alle spalle il passato, le inimicizie e avrebbero stretto nuovi legami, come le persone mature. Perché loro erano grandi ora. Um, che pessimo inizio avevano avuto con Fortunatus.
    Dimitri non credé veramente alle parole di Iris circa il ricominciare, sia perché era davvero difficile ignorare il passato – e lui lo sapeva bene -, sia perché… insomma, perle di bontà in bocca a un demone non erano propriamente credibili. Non che Dimitri dubitasse delle sue buone intenzioni, solo che… gli sembrava un po’ strano visto il carattere vendicativo della ragazza.
    Aveva risposto alla domanda di Fortunatus abbastanza velocemente, commentando con un semplice «Sorpreso, non mi aspettavo di ritrovare qualcuno così in fretta.», fu un po’ costretto a farlo a causa della tempesta di eventi che gli tolse le parole di bocca. E poi non gli piaceva granché parlare, a dirla tutta, quello logorroico era Alastar.
    «Ummm… capisco, sì, ma solo in parte.» beh, non era da lui fare riferimenti a parti del corpo maschile così esplicitamente, come invece l’altro biondo faceva, apparentemente senza pudore. Neh, il pudore non doveva essere il suo forte, anzi, forse era pure una di quelli maschi che si considerano tali proprio per la mancanza di ogni atteggiamento o sentimento anche solo vagamente riconducibile alla sfera femminile.
    In tal caso Dimitri doveva essere un gran gay agli occhi di Fortunatus. Se l’avesse davvero pensata così gli avrebbe dato un bel calcio a sud - a Bobby -, non per antipatia verso gli omosessuali, ma semplicemente perché quel piccolo inferno di Gayland gli era bastato e avanzato per il resto dei suoi giorni.
    Alla pacca di Fortunatus però non vi fu particolare reazione: Dimitri gli strinse la mano vigorosamente, che non si dicesse che aveva una stretta molle! Annuì alle sue parole ed un sorriso un po’ di circostanza ma sicuramente più rilassato di prima gli fece capolino sul volto. Dunque erano nei paraggi anche la fidanzata del ragazzo, una tale Gea che fu subito riconosciuta da Iris – oh sì, quella Gea, ne avevano parlato qualche volta – e Florence, che Dimitri avrebbe volentieri rivisto. Si era affezionato a quella persona nonostante si fossero incontrati poche volte, ma avevano caratteri piuttosto affini.
    Le ragazze in questione li raggiunsero presto, entrando nel commissariato che iniziava ad essere un po’ pieno, tanto che un certo poliziotto passando di lì li guardava torvo: non potevano chiacchierare fuori? Non gli si poteva dare torto, Dimitri lo fece notare dopo aver salutato Florence «È un piacere anche per me, Florence! Scusate se vi interrompo, ma credo ci stiano buttando fuori con lo sguardo, sarebbe più opportuno uscire.»
    Forse poteva sembrare un po’ brusco e troppo formale, ma lui era fatto così; tuttavia era davvero felice di rivederli e soprattutto di sapere che stavano bene, glielo si leggeva in faccia, avrebbe voluto più tempo da spendere con ciascuno separatamente, poiché la confusione lo metteva a disagio e difficilmente parlava quando c’era qualcuno che poteva farlo al posto suo.
    Nonostante ciò la voglia di riallacciare i rapporti c’era – soprattutto con Florence, visto che andavano particolarmente d’accordo -, dunque non se li sarebbe fatti scappare stavolta. Ah, e poi doveva anche fare conoscenza con questa famosa fidanzata di Fortunatus, che a quanto aveva capito era la giovane vestita di nero – povera ragazza, sembrava a lutto e non le si poteva dare torto, ma erano lì tutti insieme e avrebbero potuto dare una svolta alla catena d’eventi negativi che aveva afflitto Blauwe Roos.
    Del resto erano gli ex studenti della Van de Roos, sicuramente i cittadini avevano delle grandi aspettative.
    «Vi raggiungo subito, mi è sembrato di vedere qualcuno che conosco.» disse infine loro con un sorriso gentile, si sarebbe dovuto scusare per bene dopo aver averli subito abbandonati, ma poteva essere la sua unica occasione per accertarsi se quella persona era veramente Alastar o solo un imitatore dai terribili gusti estetici; diede loro le spalle ed attraversò la fila, beccandosi probabilmente anche qualche commento scocciato e una sonora pestata di piede – figurarsi -, nel frattempo alzò lo sguardo al soffitto, per controllare se da qualche parte c’era il pipistrello che accompagnava sempre il suo amico, ma l’esserino non sembrava presente – e sarebbe stato anche strano, considerando che i pipistrelli non escono di giorno né possono facilmente entrare in un locale senza essere notati. Era stata una cattiva idea, la cosa lo scoraggiò.
    Finalmente giunto poco distante dalla figura che aveva precedentemente notato, ancora immobile come sovrappensiero, il suo volto si illuminò come quello di un bambino a Natale.
    E proprio come un bambino – seriamente, Dimitri, quanti anni hai? – si avvicinò di soppiatto alle spalle del prete, per poi, quando gli fu dietro, mettergli all’improvviso una mano sulla spalla e con un sorrisone a trentadue denti più due vampici esclamare «Insomma, l’acqua di mare ti ha reso sordo?»
    Adesso sì che poteva dirsi felice! Ci mancava solo che si rivelasse Alastar vampiro e gli desse una bella testata di bentornato!

    @Piton: In realtà hanno tanto di mantello XD teoricamente il sedere non si dovrebbe vedere! Ma tranquillo, no problem ^^
     
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  11. Killer Aiacos
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    Alastar O'Reagal

    immaginemctt
    Nel frattempo Alastar si era avventurato più in profondità nel commissariato, deciso ad allontanarsi dall'influenza negativa di Gea. Aveva dunque deciso di approfittarne per salutare Megara, riuscendo alfine a trovarla ma non potendole rivolgere più di un fugace saluto: la poliziotta era infatti oberata di lavoro e Alastar sapeva bene quanto detestasse le scocciature.
    Non si era dunque minimamente accorto dell'allegro gruppetto che si era formato nei pressi dell'entrata del commissariato, né aveva avuto modo di accorgersene in seguito. Una volta tornato nei pressi dell'entrata aveva infatti nuovamente avvertito l'influenza malefica di Gea, non potendo stavolta far altro che rifugiarsi nei pressi della finestra più vicina e tirare profonde boccate di ossigeno, cercando di resistere finché la maledetta non si fosse allontanata. Cominciava davvero a non sopportarla più, lei e la sua maledetta abitudine di ronzargli attorno sempre nei momenti meno opportuni: prima o poi, con buona pace dell'altro sé stesso che era arrivato a dichiararle amore in quel di Armagh, avrebbe dovuto prendere la questione di petto. Avrebbe lavorato sul potenziamento dell'esorcismo, in modo da poter reggere la sua presenza e convincerla ad allontanarsi da lui. In caso di risposta negativa...beh, era pronto ad arrivare alle conseguenze estreme, anche a costo di rompere ogni possibile collegamento con quello che era ormai a tutti gli effetti il fidanzato di Gea.
    A causa della sua situazione fisica e del potente flusso di pensieri che avevano preso piede nel suo cervello, il rosso proprio non aveva udito il primo richiamo di Dimitri. E nemmeno l'aveva minimamente udito avvicinarsi a sé, ovviamente. La conseguenza inevitabile fu che, quando la mano di Dimitri si calò sulla sua spalla, Alastar venne squassato da un movimento tellurico simile a quello che si sarebbe potuto verificare se la mano di Dimitri fosse stata percorsa da una corrente paragonabile a quella che caratterizzava una sedia elettrica.
    Immediatamente il rosso si voltò. deciso a fulminare con sguardo omicida chiunque fosse stato l'autore di quel gesto. Già, chiunque...tranne lui. Non appena scorse il sorrisetto beota di Dimitri, la bocca di Alastar si spalancò così di netto che per un attimo il prete temette che la mandibola potesse staccarsi dal resto della testa. E chi se lo sarebbe mai aspettato, che Dimitri avrebbe raggiunto Blauwe Roos così presto? Tanto più che fino a pochi minuti prima nemmeno figurava nei registri dei rimpatriati! Che coincidenza incredibile!
    Gli occhi verde acqua del presbitero si inumidirono sensibilmente, facendo evidente tutta l'inadeguatezza di Alastar quando si trattava di nascondere o quantomeno sfumare le proprie emozioni. Era chiaro che il servo di Dio era estremamente commosso: non poteva farci niente, Dimitri gli era sinceramente mancato, e poi non poteva che essergli grato un'ennesima volta in più per averlo tratto d'impaccio dalla situazione spiacevole in cui s'era trovato poco prima. Situazione spiacevole? Sì, in effetti, ora che ci faceva caso...la felicità di aver di nuovo Dimitri dinnanzi a sé aveva momentaneamente rafforzato il sigillo, consentendogli qualche istante di quiete. Quel biondino, suo malgrado, era davvero un portento...
    Il vampiro si trovò quindi a ruggire, letteralmente, il suo morigerato saluto al compare ritrovato:
    - Dimitri Nikolaij Metherlanceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!! Mi...mi...mi sei mancato, brutto marrano sovietico che non sei altro! -
    Gli corse incontro con la grinta di un giocatore di football americano deciso a placcare un avversario. L'inevitabile abbracciò che ne seguì fu così forte che Alastar rischiò inconsapevolmente di recidere la trachea del biondino con quel maledetto crocifisso dorato dal gusto a dir poco pacchiano. Fu solo quando l'irlandese sciolse la presa che si rese conto di aver lasciato con tutta probabilità un tatuaggio a forma di croce poco sopra il petto del suo amico.
    Non contento, Alastar pensò che fosse una buona idea manifestare la sua felicità scompigliando i capelli di Dimitri come avrebbe fatto un gatto con un gomitolo. A quanto pareva non solo il "marrano sovietico", ma anche il bifolco yankee aveva bisogno di una bella ripassata alla carta d'identità per prendere piena coscienza del fatto che avesse vent'anni suonati...
    Finalmente, dopo qualche istante di imbarazzanti scambi con i capelli di Dimitri, Alastar decise che forse era arrivato il momento di smetterla di comportarsi come un cane che facesse le feste al padrone. Gli si rivolse dunque con tono visibilmente emozionato, ancora incapace di nascondere l'emozione che stava provando:
    - Non mi aspettavo davvero di trovarti qui così presto. Anzi...a dire la verità non sapevo nemmeno se ti avrei mai più rivisto...sai, sono partito prima di ricevere una tua risposta, sempre se me ne avevi inviata una. Non puoi immaginare quanto sia felice nel vederti qui... -
    Sì, effettivamente aveva seriamente temuto di non vedere mai più Dimitri. Del resto Blauwe Roos non era casa sua, e non lo era nemmeno l'Irlanda in generale: perché avrebbe dovuto tornare in un posto tanto turbolento, lui che aveva bisogno di tranquillità prima di ogni altra cosa? In tal caso...beh, da un lato sarebbe stato felice per lui, che sicuramente si meritava più di chiunque altro felicità e tranquillità; dall'altro molto egoisticamente se ne sarebbe dispiaciuto mortalmente, visto che Dimitri era non solo il suo più caro amico ma anche l'unica persona in grado di comprendere appieno la sua situazione. Dannazione, quel maledetto biondino era davvero importante per lui...
    Basta, era decisamente ora di dare un taglio ai suoi sproloqui mentali per informarsi magari su come se la passasse il suo migliore amico.
    - Come te la passi? Hai qualche novità di rilievo? Tutto bene con...Iris? -
    Dimitri gli aveva precedentemente parlato della sua situazione sentimentale, informandolo poi che era andato a vivere proprio in Francia, da qualche parente della ragazza. Non sapeva però se in Francia vi fossero stati sviluppi, dato che Dimitri non era certamente il tipo da fare certe confidenze per corrispondenza.

    Edited by Killer Aiacos - 3/2/2014, 18:13
     
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  12. ~Piton
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    Fortunatus G. Zeredias - 19 anni - Mo
    jkf8
    La situazione andava evolvendosi molto velocemente, pareva ormai che gli fosse sfuggita di mano.
    Ricordò perché Iris lo aveva colpito, non si direbbe, ma siamo molto simili di carattere dopotutto!
    La ragazza infatti voleva metterlo in difficolta e questo era il genere di sfide che Forty amava.
    -Interrompo sempre qualcosa... quella volta il tuo intercourse con Lysie, e questa volta cosa ho interrotto?- furono le parole della collega.
    -Cosa hai interrotto? Beh, mi hai frenato l'ingresso trionfale, ma fa nulla. Troverò altri da sculacciare, anche tu se vuoi.- disse sensualmente terminando con un occhiolino e subito attaccò a canticchiare come in un soffio:
    -"If I take you from behind,
    push myself into your mind,
    when you least expect it
    will you try and reject it,
    if I'm in charge and I treat you like a child
    will you let yourself go wild."-

    Erotica, uno degli ultimi singoli di Madonna, pubblicato dall'omonimo album.
    Si sentiva molto legato a questa canzone e anche all'album stesso, stimava quella cantante che aveva osato fare tanto andando contro tutti i tabù sessuali, proprio come faceva lui.
    Detestava, ma allo stesso lo divertivano, le persone chiuse di mentalità nei loro preconcetti e a volte forse tendeva a provocare troppo i suoi amici proprio come aveva fatto adesso con Iris, e magari anche con Dimitri, sperando che anche lui avesse sentito.
    Ad ogni modo nel frattempo i due gruppi si unirono finalmente (il che fece sentire Fortunatus proprio come l'organizzatore di una festa di gran successo) e, fortunatamente, le persone cominciarono ad interagire fra loro di propria iniziativa. Effettivamente adesso che tutti erano vicini doveva evitare di mettersi in ridicolo così clamorosamente umiliando anche la povera Lysie.
    Dimitri, frocio milord che non si smentisce mai, consigliò loro di uscire per non disturbare i presenti ma mentre uscivano si allontanò per andare verso qualcuno che conosceva...
    Le presentazioni erano noiose perciò Forty si concentrò per individuare chi fosse la figura, sicuramente conosciuta anche da lui.
    Nonostante i tentativi, era così lontano che non riuscì ad identificare bene la persona né a origliare alcuna parola che si dicessero lui e l'altra persona.
    Abbandonare di nuovo il gruppo era fuori discussione: Forty voleva apparire (anche se spesso veniva frainteso) come uno spirito libero dai tabù e dai modi provocanti; in alcun modo voleva che si pensasse di lui che fosse maleducato.
    -Allora Flo? Di che stavamo parlando?- irruppe quando reputò che le presentazioni ormai fossero finite.
    tumblrmailozvpuj1r35inr


    Erotica - Madonna
    a scanso di equivoci e.e http://it.wikipedia.org/wiki/Erotica_(album)
    Singolo omonimo: 13 Ottobre 1992
    Album: 16 Ottobre 1992

    Traduzione:
    Se ti prendo da dietro
    Mi spingo nella tua mente
    Quando meno te lo aspetti
    Proverai a respingermi
    Se sono carica e ti tratto come un bambino
    Ti lascerai andare totalmente
     
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  13. RiFlay~
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    UFTdzn9
    Alla stretta di Iris Florence a stento trattenne una piccola smorfia di dolore. Immaginava di non starle troppo simpatica, ma non pensava al punto di ricevere del male fisico. Decise comunque di far passare e di togliere ogni occasione per discutere. La ragazza sebbene le somigliasse tanto era grande il doppio della minuta kitsune e Florence non era certo stupida. Mascherò quindi quell'accenno di dolore con un sorriso. Anche Dimitri rispose al suo saluto ed esortò la piccola combriccola che si era formata ad uscire dalla sala. In effetti tutto quel baccano aveva iniziato ad infastidire le guardie a lavoro. Una di loro si stava infatti avvicinando ed aveva tutta l'aria di volerli rimproverare. Il gruppo si avviò quindi verso l'uscita del commissariato. allora flo? di che stavamo parlando? chiese Fortunatus una volta che furono fuori. Dimitri era andato a salutare qualcuno distaccandosi momentaneamente dal gruppo e Iris aveva tutta l'aria di volerlo seguire. Rimasta sola con la coppietta Florence non potè far altro che rispondere. Come stavo appunto dicendo ad Elyssa non ho soggiornato troppo lontano. Sono stata a Dublino e mi sono mantenuta continuando a fare la giornalista. Tutto sommato è stata una bella esperienza, Dublino è proprio una bella città, le persone sono molto gentili e la birra è ottima! Concluse Florence in una risata. Ricordava di quando si erano incontrate lei ed Elyssa di come si erano sbronzate e di quanto si erano divertite. Ma raccontatemi piuttosto di voi due! Che avete fatto in questo periodo?

    Mi scuso per il ritardo nella risposta e per non aver avvisato della mia momentanea assenza. Ieri ho avuto un esame e, tralasciando sull'esito, sono stata molto occupata a ripetere. Se dovesse succedere di nuovo vi avviserò prima. :3
     
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    this ain't it, chief

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    Beh cosa abbia fatto Forty ancora non lo so; per quanto mi riguarda ho passato l'anno in Inghilterra. Prima sono stata a Londra, ma non mi è piaciuta per niente perchè è troppo affollata e non c'è molta natura, se non il Tamigi, che comunque è piuttosto inquinato; poi sono andata in una cittadina, Pagford, insieme alla mia famiglia. Loro sono ancora là, per ora sono tornata solo io.
    disse amichevolmente Ely a Florence appena prima di scorgere una figura alata che le veniva incontro.
    Aidan!
    esclamò Elyssa riconoscendo il suo amico corvo che planò in tondo per poi posarsi sulla spalla della nymphar a cui beccò affettuosamente i capelli. Infine l'attenzione di Ely tornò su Florence e le chiese
    Dublino dicevi? Non l'ho mai vista ma ne parlano molto bene, è davvero così bella?
    Elyssa Flaherty Lynch » Nymphar » 19 anni » SchedaParlato~Pensato~ Scritto
     
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28 replies since 26/1/2014, 12:14   526 views
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