Hurts Like Heaven

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  1. ~Piton
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    Fortunatus G. Zeredias - 18 anni - Mo - Bardo
    yuri+pleskun+2

    ~~~ ...Come il soffio della vita, che spalanca anche le imposte...

    Fortunatus aveva attivato l'allarme e stava chiudendo la porta a chiave del suo monolocale nella bassa Seamair. Scese le scale abbastanza rapidamente senza prendere l'ascensore, che trovava davvero inutile per scendere, e raggiunto il piano terra uscì e si diresse verso i vari supermercati. Tutti sanno che i fantasmi non hanno bisogni fisici, ma come già avrò ripetuto migliaia di volte, il restare sempre nella forma umana consuma talmente tanta energia spirituale che Forty aveva bisogno di nutrirsi. La lista della spesa comunque non era estremamente lunga, dunque poteva concedersi un'andatura più lenta e poteva anche guradarsi attorno e godere della sconosciuta compagnia altrui. Mentre girava nel supermercato in cerca di offerte vantaggiose un bambino, perso nei suoi pensieri, sbatté contro la sua gamba. Normalmente Forty avrebbe reagito in maniera seccata ma stavolta non fu così. Si guardarono teneramente negli occhi, poi il ragazzo lo accarezzò per i capelli e gli disse dolecemente: Vai, su! Torna da tua madre che ti starà aspettando! Il bambino non rispose, ma si girò e corse via di nuovo.
    Rimbombarono nella sua testa le parole che aveva detto: lui non aveva più nessuno che lo aspettasse a casa e semmai gli succedesse qualcosa non avrebbe nessuno che potrebbe aiutarlo; certo c'è Lysie, ma si tratta comunque di un amore diverso da quello che ti può dare un genitore...o anche un figlio. Gli venne un dolore e una lacrima rigò il suo volto: certo Forty era sempre allegro e vivace ma non aveva nessun punto di riferimento in quella città, nessuno che potesse essere sicuramente per sempre e anche se poteva sembrare strano a pensarci, provava un senso di invidia per quel bambino. Sia chiaro non parliamo di invidia come desiderio di privare il bambino dei suoi affetti, ma semplicemente come bisogno di avere ciò che aveva il bimbo: una famiglia.
    Eppure affiorò così nella sua mente il desiderio di avere un figlio e sposarsi con Lysie, in modo da poter essere per sempre felice e da poter finalmente ricominciare a vivere e a sentirsi amato, così come un tempo si sentiva con i suoi genitori e i suoi fratelli.
    Gli venne però un grande dubbio di tipo tecnico... considerando che lui era un fantasma era già tanto che poteva farlo nella forma umana, dunque bisognava ancora capire se fosse sterile o no.
    Il dubbio lo sconvolse, per un uomo la sterilità è come se fosse un male grandissimo, come se fosse una sciagura immensa che non si augurava nemmeno agli uomini più malefici; per Forty quindi, che fin da piccolo ha sempre desiderato dei bambini, ritrovarsi sterile sarebbe un cataclisma, una catastrofe ancor peggiore di quella che sarebbe per gli altri.
    Lasciò stare allora la spesa e tutte le cose da fare e finito frettolosamente il giro in quel supermercato si recò velocemente verso l'Ospedale O'Brian e subitò prenotò una seduta dall'andrologo che poteva tenere purtroppo minimo 3 giorni dopo...

    ~~~ ...e a sorridere ti invita, anche quando non lo vuoi...

    3 giorni dopo, puntuale come un orologio svizzero, Forty si presentò all'ospedale con la prenotazione fatta precedentemente e la cortese ragazza della reception l'accompagnò dall'andrologo, anche se sembrava più che Forty dovesse fare una radiografia dato che aveva squadrato da capo a piedi la ragazza!
    Quando furono giunti sul posto la ragazza si sollevò nel dover abbandonare il curioso ragazzo dal dottore e se e andò con passo felpato da vincitrice. Neanche il tempo di guardar sfilare via la donzella che l'andrologo, piuttosto giovane per essere un dottore, gli diede un contenitore sterile da aprire e gli disse: Lei dovrebbe essere Fortunatus Gavril Zeredias? Piacere, sono il dottor Smith, si accomodi! Quella è la stanza, sa quello che devi fare! poi dopo un colpetto di tosse aggiunse in maniera più confidenziale L'ho vista, sa? Se vuole avrei delle foto della signorina; non sarebbe né il primo né l'ultimo, quindi se vuole gliele posso dare.
    Forty guardò il dottore senza capire cosa intendesse dire con tutte quelle cose che quello aveva detto, e quest'ultimo notando la sua titubanza disse con aria ironica e fintamente seccata Andiamo, lo vogliamo riempire quel contenitore? O aspettiamo che succeda come con Gesù Cristo e la Madonna esce incinta così? Dobbiamo vedere se sei fecondo o no? E allora come vogliamo capirlo? Aspettando che venga qualcheduna a farsi ingravidare? Spero che adesso abbia capito cosa fare! Comunque lì dentro troverà eventuali riviste se dovesse averne bisogno!
    Fortunatus, confuso ma divertito dalle parole dell'andrologo e, accomodandosi su una poltroncina in pelle, sbottonò i pantaloni, si calò le mutande e fece ciò che aveva da fare. Fatto curioso è che non ricorse alla strumentazione cartacea di cui disponeva, ma semplicemente al ricordo di ciò che era accaduto durante la sera del ballo con Lysie... il che gli consentì in un certo qual modo di sbrigarsi velocemente. Appena finito uscì e consegnò al dottore il contenitore ripieno mentre sfoggiava un sorrisino soddisfatto, tipico di chi si era appena svuotato le palle...
    Il medico allora prese il barattolino e attaccò sopra un etichetta con scritto uno strano codice numerico e stampato il nome Fortunatus G. Zeredias dopodiché lo congedò dicendogli di tornare altri 3 giorni dopo, giusto il tempo di fare le analisi necessarie.

    ~~~ ...questo vento innamorato, che anche tu respirerai!

    Anche questa volta Forty arrivò forse anche un po'prima del tempo e quando ritirò la cartella e la aprì poté notare con tristezza che il verdetto non era positivo dovette sedersi per asssimilare il trauma. I suoi dubbi erano confermati, non poteva avere figli e il dolore che provava era immenso che gli venne quasi una fitta al cuore. Certo la morte dei genitori è sempre un dolore ma è comunque qualcosa di naturale che bisogna accettare; l'idea di non poter avere dei figli propri che gli assomigliassero e che potessero avere quella parte di sé lo faceva star male da morire. Dagli occhi iniziarono a scendere lacrime ma solo quando il volto fu abbastanza bagnato e si fu sfogato abbastanza da notare che le altre persone lo stavano osservando si decise a prendere un fazzoletto e ad asciugarsi il viso.
    D'improvviso un vecchio cieco si sedette accanto a lui e gli disse: So chi sei davvero e qual è il tuo problema... beh, non avere paura, esiste un modo per poter avere figli... Dovresti prendere possesso di un corpo umano reale...
    Forty si girò ancora con gli occhi lievemente bagnati con un'espressione collerica tipica di chi si sente preso in giro, ma egli continuò: Ovviamente non potrai certo presentarti da lei con il corpo di un altro, andrebbe bene anche se riuscissi a trovare il tuo di corpo e a prenderne possesso. Credo che ti convenga fidarti di me, dato che questa sarebbe infine nient'altro che la tua ultima speranza... il ragazzo si voltò ma non vide più nessuno accanto a lui... che fosse stata solo un'allucinazione? Eppure, dato che le analisi dicono davvero che non è possibile per lui avere figli, che sia possibile il metodo consigliatogli dal vecchio. Solo il destino lo saprà, perché anche se deluso, triste e amareggiato Forty non aveva nessuna intenzione di arrendersi, anche a costo di tornare in Groenlandia, anche a costo di dover rinunciare a parecchi dei suoi poteri di spettro...

    Written in graffiti on a bridge in a park
    Do you ever get the feeling that you're missing the mark?
    It's so cold, it's so cold
    It's so cold, it's so cold
    Written up in marker on a factory sign
    I struggle with the feeling that my life isn't mine It's so cold, it's so cold
    It's so cold, it's so cold
    See the arrow that they shot, trying to tear us apart Fire from my belly and the beat from my heart
    Still I won't let go
    Still I won't let go
    You
    Ooohooh
    Cause you do

    Oh you, use your heart as a weapon And it hurts like heaven

    On every street, every car, every surface are names
    And at the streets arise, i'll be rather insane
    Don't let them take control
    No we won't let take control
    Yes, I feel a little bit nervous, Yes, I feel nervous and I cannot relax, How come they're out to get us?
    How come they're out when they don't know the facts?
    So on concrete canvas under cover of dark
    Concrete canvas, I'll go making my mark
    Armed with a spray can soul
    I'll be armed with a spray can soul
    You Ooohooh
    Oh, you Ooohooh

    Yes, you
    You use your heart as a weapon
    And it hurts like heaven

    Woho-ooh
    Woho-oooh

    It's true
    When you
    Use your heart as a weapon
    It hurts like heaven
     
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