Che ti do' da bere ?

Se lo trovo lo uccido. Lo giuro.
Eccola qui, la nostra vampira, sta girando per la città alla ricerca di qualcosa, ma non si sa bene cosa. Sembra arrabbiata, i suoi occhi sono rossi come quando perde il controllo. Che sia così? Ma perchè? Beh, per spiegare bene occorre andare indietro a qualche ora prima.
Non era una delle migliori giornate per Akiko. Infatti pareva essere pessima sin dal risveglio. Ed il motivo di tutto il nervoso che aveva sovraccaricato in due ore mattutine era dovuto al fatto che, durante la notte, non avesse dormito molto - forse al massimo due ore? - a causa dell'ansia per ciò che sarebbe accaduto nel corrente giorno. In verità non si sa bene cosa si aspettasse per il suo compleanno, che per l'appunto è proprio oggi. Ma poi la giornata era appena iniziata, da neanche tre ore! Eppure si immaginava, anzi pensava e sosteneva, che Gayl, al suo risveglio, le saltasse addosso e la riempisse di attenzioni. Invece quest'ultimo sembrava essere sparito di casa. La vampira aveva subito preso alla mano il cellulare e chiamato più conoscenze possibili, e questo non aveva fatto altro che aumentare i suoi rancori verso questo giorno poichè nessuno le aveva fatto gli auguri. Neppure Khoren.
Mi vendicherò.
Akiko, così aveva iniziato a cercare in lungo ed in largo per l'intera Blauwe Roos, senza trovarne traccia. Non riusciva neppure a sentire i pensieri del lupo, segno preoccupante, questo, visto che può significare solo due cose: lupo fuori combattimento oppure troppo lontano.
Sarà meglio che tu abbia una buona scusa non appena ti trovo, altrimenti potrei anche decidere di mangiarti.
Insomma, la nostra Akiko era infuriata, ma non si poteva non notare la sua vena di preoccupazione negli occhi.
Fuori faceva freddo, ed il freddo alla vampira aveva sempre messo una certa fame. Questo è il motivo per cui è entrata in un bar alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti. Tranquilli, qui non si parla di umani. Un bicchiere di latte può andare bene, magari anche accompagnato da una brioche ripiena.
La vampira percorre quel breve tragitto che porta dalla soglia del locale fino al bancone, dunque viene attratta dalla voce della ragazza aldilà del tavolo-bar.
BenenutO...!? Ma io non sono un ragazzo.
Una smorfia di incomprensione mista ad ulteriore rabbia si fa largo sul viso della vampira.
Mmmmh vediamo, hai del buon'augurio in bottiglia?? O magari felicità... tranquillità... Una camomilla! Si, ci vuole una camomilla.
E dicendo questo alza il braccio, la mano tremante dal nervoso, il viso scuro che non promette bene, la voce un po' altalenante.

La nostra vampira, potrebbe sembrare un' ubriacona ad una persona che non le parla per almeno qualche minuto. Fortunatamente la barista sembra essere una ragazza gentile e sensibile, infatti comprende subito la situazione di Akiko.
Meno male...
Pensa la vampira sorridendo alla ragazza che le si presenta davanti. Forse una buona chiacchierata la tirerà su di morale.
Ottima deduzione, da cosa hai capito che la mia giornata è iniziata male sin dal risveglio?
Domanda poi con fare interessato, ma pur sempre mantenendo il broncio. Finalmente qualcuno che ama studiare le persone. Le si illuminano quasi gli occhi, come se davanti avesse un drago secolare, infine continua a seguire i suoi movimenti con lo sguardo sino a quando davanti a lei appare una deliziosa tazza colorata contenente la sua ordinazione. Akiko, dopo aver ringraziato la ragazza, inizia a fissare la camomilla, e lascia che il calore di essa le finisca sul viso. Chiaramente la vampira non sente alcun cambio di temperatura, ma le piace immaginare come sarebbe se accadesse. Inizia a vagare tra i propri pensieri chiudendo gli occhi, per poi riaprirli ed osservare il riflesso del proprio volto nel liquido giallognolo.
Grazie mille, sei gentilissima. E forse hai anche ragione.
Solleva lo sguardo ed inizia a fissare la ragazza negli occhi, un sorso di camomilla, infine domanda come una bambina di quattro anni che chiede al proprio padre un giocattolo.
Avete una crostata ai mirtilli?
Sorride ed attende la risposta.

Akiko rimane soddisfatta della spiegazione della ragazza. Precisa e coincisa, perfetta praticamente. La vampira sorride socchiudendo gli occhi, poi sorseggia un po' della sua camomilla; sembra fare effetto, quindi sospira con sollievo.
si , certo , ti do' due fette , la seconda la offro io sperando ti tiri su il morale
Come ben sappiamo, Akiko domanda la crostata ai mirtilli ed i suoi occhi non possono far altro che illuminarsi di entusiasmo all'udire le parole della ragazza. La vampira si volta per un momento, mentre la barista è intenta a tagliare la crostata, e si asciuga una piccola lacrimuccia che le è scesa lungo il viso con la manica; infine si rivolta verso il bancone e si ritrova la crostata davanti. Si lecca i baffi, impugna la forchetta, ed inizia a tagliare una fetta con essa. Intanto parla con la ragazza, riflettendo sul fatto che non si sia ancora presentata. Che sbadata.
Grazie, sei gentilissima. Sorride alla ragazza, poi continua. Intanto, però, mi pare necessaria una presentazione. Allora a questo punto tende la mano sollevandosi sulle ginocchia sull'alto sgabello in modo da riuscire ad arrivare dall'altra parte. Il mio nome è Akiko. E dopo averle stretto la mano torna a sedersi nel suo modo strano sul panchetto. E... beh sono in questo stato perchè oggi è il mio compleanno e pare che la cosa non importi ad anima vivente...
In più il mio lupo è sparito.
Abbassa lo sguardo sulla tazza ed impugna il cucchiaio, facendolo poi girare all'interno del recipiente colorato.
Nel frattempo, tra i vari odori presenti nella stanza - dai quali è difficile scappare - la vampira viene attirata da quello di un uomo che è appena entrato. Akiko inizia a guardarlo, cercando di ricondurre quell'odore ad un oggetto/persona concreta.

L'attenzione di Akiko, posata sull'uomo poco distante da lei, viene distolta nuovamente dalla voce della ragazza. Annuisce confermando che il suo animale domestico sia un lupo, dunque rimane in ascolto delle parole della ragazza guardandola negli occhi e comprendendo ogni singola parola. Si rende conto che in effetti possa avere ragione, ma non si risparmia la propria affermazione.
Più che altro sono preoccupata... non si è mai allontanato in questo modo... non così tanto...
Poi torna ad annusare l'aria e l'odore dell'uomo alla sua destra. Odore di bosco, di selvatico e di familiare. Che strano... quest'uomo odora talmente tanto che non riesco a comprendere da dove provenga quest'odore familiare...
Gonfia le guance, facendosi pensierosa, per poi ricadere sotto il richiamo della voce della barista.
Visto che è il tuo compleanno il prezzo , ti avverto , è dimezzato consideralo un regalino da parte di mira , mi chiamo mira volteri
Oh, Mira è un nome veramente carino! Che origini ha?
Si fa interessata alla ragazza, rinunciando all'offerta del dimezzamento di prezzo.
Mi spiace, ma non posso accettare. Anzi, per ricambiare la tua gentilezza pagherò il doppio.
Conclude sorridendo a Mira ed imboccando un nuovo pezzo di crostata.

Akiko ridacchia, sentendo l'affermazione della ragazza.
Allora il resto sarà mancia!
Cos'ha in mente questa vampira? Quanto vuole pagare? Mica sarà impazzita!? Continua a fissare l'uomo, il naso si muove verso il basso e poi verso l'alto. Proprio come fosse il muso di un lupo. Niente, ancora non riesce a percepire l'odore famigliare tra tutti quei profumi. Da quello di fumo, a quello di selvaggio, a quello di dolciumi.
Molto interessante.
Ammette la vampira riferendosi alle origini del nome della barista.
Quindi è indiana...
Guarda mira sorridendole, mentre pensa, ignorando il discorso che fa.
Figo. Non sapevo ci fossero tutti questi stranieri qui a Blauwe Roos.
Si, deve per forza essere impazzita. Non si è mai vista Akiko pronunciare termini simili. Di solito è sempre quella che parla come una veterana. Sarà che ogni anno che passa si sente sempre più giovane. Probabile.
Mira finisce di parlare, dunque Akiko sorride ed annuisce per far capire alla ragazza che stava seguendo il discorso. Insomma, cara vampira, allora lo sai che ignorare le persone che ti parlano è scortesia!
Poggia i gomiti sul bancone e finalmente ascolta sul serio la ragazza.
-mi sembra strano che un qualche cacciatore lo possa aver ferito ed escluderei che sia "inciampato " o cose simili
La ascolta con attenzione, concordando pienamente con le sue parole. Gayl è un lupo saggio, non si caccerebbe mai nei guai, o almeno ancora questo è ciò che si spera. Non dimentichiamoci che quel lupo, quando vuole, può combattere contro Akiko e forse addirittura batterla.
D'accordo!
Esclama la vampira. Mira si allontana da lei un momento per andare a prendere l'ordinazione del signore: Un caffè ed una brioche.
L'uomo ordina rozzamente, senza neanche ringraziare la ragazza. Deve trattarsi di uno scaricatore di porto, anche se l'odore allude a tutt'altro.
Emh, mi scusi...
La vampira interviene, difendendo la nuova conoscenza.
Le buone maniere le abbiamo dimenticate nel bosco?
Domanda con aria di sfida. Se c'è una cosa che proprio odia sono le persone prepotenti.

L'uomo si volta verso Akiko ed inizia a guardarla indifferente dal basso verso l'alto. La vampira rimane in attesa di una risposta, con le braccia conserte.
No, non esiste proprio. Le buone maniere vanno rispettate in qualsiasi caso. E tu non gli hai di certo con scortesia che cosa volesse.
Esclama continuando a squadrare l'uomo, mentre sembra farsi i fatti propri.
Tsk...
Sbuffa verso lo sconosciuto, osservandolo ancora una volta per poi tornare a sedersi sull'alto sgabello e tornare a parlare con la ragazza. La vampira sorride, poi si tamburella il naso.
No no, macchè investigatrice... è tutto merito di questo!
Afferma fiera del suo naso e del proprio olfatto. Termina la propria crostata, dunque sposta il piatto in avanti per fare in modo che la ragazza possa afferrarlo senza problemi.
Sbuffa ancora una volta, facendosi pensierosa alla domanda della ragazza. Mmmmmh... Si guarda attorno, cercando una risposta.
Persone particolari a parte direi di si. Ed è tutto merito tuo, grazie!
Sorriso sincero, il suo, nel momento in cui parla. Solleva la maglia per lasciare scoperto l'orologio, dunque ne guarda l'ora. Caspita, il tempo vola proprio...
Afferma, un po' preoccupata, poi ritorna tra i suoi pensieri alla ricerca di quelli del suo amato lupo. Ancora nulla, a quanto pare.
Mmmmh..
Osserva la porta d'uscita del locale, come se volesse uscire con il pensiero ed andare a cercare Gayl. Estrae delle monete dalla tasca della maglia e le porge a Mira.
Il resto è per te e la tua gentilezza.
Ovviamente non ha ancora l'intenzione di uscire da quel posto, nonostante ci sia un istinto che la attrae.

La master continua a fissare l'uscio. Lo sguardo incerto, l'istinto di uscire dal luogo, ma la voglia di rimanere a parlare con quella cortese ragazza. E si arriva a quella domanda che tutti si sono sempre posti; primo tra tutti Amleto, probabilmente. Essere o non essere? Andare a cercare ciò che si è perso per strada o concedere fiducia e lasciare che la vita faccia il suo corso. E' questo il dilemma che si pone la vampira. Pensa, ripensa. Il cuore batte simultaneamente ai pensieri, di tanto si ferma, poi riprende il suo solito compito. Da ormai settantasei anni a questa parte, sempre i soliti dubbi, i soliti dilemmi si pongono davanti alla vampira. Che poi... cos'è un vampiro? Altro non è che un condannato a vivere nella notte, tra gli incubi della vita, a decidere il destino delle proprie vittime. Ma no, Akiko non è così. Lei non beve sangue, anzi lo detesta, e per questo lascia che sia la vita a portare via i suoi cari; che questo sia giusto o no, non è dato deciderlo a noi.
C'è un grande momento di silenzio, solo lo scroscio del giornale dell'uomo - di tanto in tanto - fa scattare le orecchie della vampira. La ragazza, Mira, svolge i propri compiti, per poi alla fine tornare a parlare con Akiko dopo alcuni minuti.
Uh?
Viene presa alla sprovvista, dunque ripensa alla domanda e risponde subito allo stesso tono di voce della ragazza. Sia mai che l'uomo si allertasse per la sua natura. Anche se la vampira crede che sarebbe divertente. Già, vedere quello spavaldo filarsela a gambe per paura di essere mangiato da una ragazzina. Si, veramente ridicolo.
Akiko solleva l'indice, puntandolo verso di sé.
Allora... io compio settantasei anni umani.
Il tono di voce torna normale per la seconda risposta, le mani gesticolano le parti del corpo che vengono elencate ed abbozzano delle misure che, anche se vaghe, si avvicinano molto a quelle reali.
Quanto al mio lupo... è alto più o meno così... ha un folto pelo nero e sul dorso ci sono dei simboli tribali bianchi . E' tutto nero e...
Escluse le zampe ed il ventre, scommetto.
La vampira si volta sconvolta verso l'uomo che interrompe il suo discorso.
Ma che... come fai a saperlo!?
Secondo te perchè odoro di bosco? Sarò andato a caccia, non credi?
Akiko rimane scioccata, guardando l'uomo. Una lacrima rosso sangue cade lungo la gote destra del viso. La parte che Mira, dalla sua posizione, non potrebbe vedere.