Dance in the Dark

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  1. ~Piton
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    Fortunatus G. Zeredias - 18 anni - Mo - Bardo
    Logie927119
    Ne erano successe di cose il 22 Settembre, e da quel giorno anche la sua vita era ormai irrimediabilmente cambiata. Lo poteva notare nella gioia che ormai lo accompagnava ogni giorno, nel sorriso che era sempre acceso e non più spento come un tempo, nella mente che ora era libera degli schemi che lo facevano star male... Chi l'ha detto che la morte non sia che un nuovo inizio? Chi l'ha detto che un fantasma debba solo infastidire o aiutare le persone senza poter vivere una sua non-vita?
    Ormai Forty era andato, l'amore gli aveva dato alla testa e non riusciva più ad essere pacato e ragionevole e sarebbe corso da lei anche subito se non fosse per il fatto che Lysie abitasse in un punto non ben precisato nei boschi. È un vero peccato...pensò. Di tempo ne era passato e la Luna era già alta nel cielo da non poche ore ed essendo quello delle abitazioni un quartiere non affollato iniziò a dimenarsi e a correre per la gioia, afferando i lampioni e saltandoci su e girandoci attorno (*)... Solo chi è morto può capire quanta gioia ci sia nel vivere, nel poter muoversi, toccare, annusare, gustare, udire, amare...
    La felicità era tale che iniziò a cantare ad alta voce:
    Let's dance in style,
    Let's dance for a while
    Heaven can wait,
    We're only watching the skies
    Hoping for the best
    But expecting the worst
    Are you going to drop the bomb or not????

    Let us die young or let us live forever
    We don't have the power
    But we never say never
    Sitting in a sandpit,
    Life is a short trip
    The music's for the sad men

    Can you imagine when this race is won??
    Turn our golden faces into the sun
    Praising our leaders,
    We're getting in tune
    The music's played by the madmen

    Forever young, I want to be forever young
    Do you really want to live forever
    Forever -- and ever

    Some are like water
    Some are like the heat
    Some are a melody and some are the beat
    Sooner or later, they all will be gone
    Why don't they stay young?

    It's so hard to get old without a cause
    I don't want to perish like a fading horse
    Youth's like diamonds in the sun
    And diamonds are forever

    So many adventures couldn't happen today
    So many songs we forgot to play
    So many dreams swinging out of the blue
    We'll let them come true

    Forever young...

    www.youtube.com/watch?v=t1TcDHrkQYg


    (*): Riferimento puramente NON casuale a: www.youtube.com/watch?v=QeWBS0JBNzQ
     
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  2. Miss Phantomhive
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    Alois Trancy Kitsune


    Non stava effettivamente piovendo, ma presto sarebbero incominciate a scendere calde gocce di pioggia date le grigie nuvole che si stagliavano nel cielo. Alois sorrise. O meglio, più che un sorriso la sua bocca sembrava assottigliata in un ghigno. Adorava la pioggia, gli incuteva sicurezza anche se non riusciva proprio a capirne il motivo. Si guardò intorno, scrutando attentamente il luogo circostante con i suoi freddi occhi di ghiaccio che davano l'impressione di essere vuoti. Se qualcuno glielo avesse chiesto non l'avrebbe mai riconosciuto, ma dentro di sè sentiva un grosso buco, una voragine vuota che gli consumava il cuore e di conseguenza tutti i suoi sentimenti. Da piccolo aveva imparato ad estraneare il dolore e la tristezza mentre la felicità... bè, forse non aveva mai provato felicità in tutta la sua vita. La gente che passava accanto a lui lo guardava in modo strano, forse per il suo abbigliamento sofisticato che si ostinava ad indossare oppure perchè ,effettivamente, era di un bellezza incredibile. Camminava per quelle strette stradine di Blawue Roos, la città che aveva scelto come luogo per ricominciare la sua vita. Chissà come se la stanno cavando quei tipetti insulsi... si chiese ricordando il volto dei suoi servi a cui aveva lasciato in mano tutte le sue industrie, la Trancy AC. Li aveva sentiti molti volte discutere di lui, dire che era ancora un bambino e che era troppo viziato e irragionevole per portare avanti un'azienda del genere. Credevano che non ce l'avrebbe mai fatta da solo. Anzi, non avrebbero mai creduto che potesse fare una qualsiasi cosa da solo. E Alois, da bravo padroncino, gli aveva fatto un favore e aveva lasciato loro in mano tutte le sue ricchezze e tutta la sua vita passata in quella città ormai lontana chiamata Londra. E ce l'avrebbe fatta anche da solo. Si sbagliano tutti. Io sono un nobile, posso farcela in qualsiasi situazione e non mi occorrerà mai l'aiuto di qualcuno come loro. Mai. pensò. Riflettendo su un po' tutto quello che era successo, si ritrovò in un vicolo che non riusciva a riconoscere. Si guardò intorno squadrando la gente da capo a piedi. Forse era arrivato nel luogo dove abitava la gente comune. Ma ora... Ora come poteva fare a tornare indietro? Ce la posso fare anche... Da solo. Ma la verità era un'altra: si era perso e non sapeva più in che modo tornare indietro. • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Yes, Your Highness
    Role scheme #2 by thanatøs`

     
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  3. ~Piton
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    Fortunatus G. Zeredias - 18 anni - Mo - Bardo
    Logie927119
    Stava ancora canticchiando quando iniziò a piovere, allora si mise a camminare col suo solito passo svelto finché non sentì i passi di qualcuno. Chi poteva essere mai a quest'ora?Fece dietrofront nel tentativo di non farsi vedere e cambiare strada, ma slittò sul marciapiede bagnato e cadde di lato atterrando col braccio sinistro a terra. Mi son fatto male? pensò, poi si ricordò che era un fantasma e che i fantasmi non si fanno mica male! Cose che capitano! si potrebbe dire anche se cose del genere no, non capitano. Si alzò lentamente da terra e anche se di traumi non ne poteva subire più, notò che la camicia e la parte del jeans che accoglieva le sue natiche erano completamente bagnate. Cavolo! pensò e solo dopo aver ripulito dalla sporcizia il jeans e la camicia si ricordò del motivo per cui era caduto: un ragazzo magrolino più piccolo di lui dai capelli biondi e la pelle pallida. Lui aveva sempre provato simpatia per le persone sconosciute, soprattutto se coetanei, ma questo ragazzino gli diede una brutta sensazione che non riusciva nemmeno a spiegarsi...
    Si potrebbe dire quasi che a guardarlo negli occhi gelava il sangue, e per dirlo uno che il sangue non lo aveva più doveva essere parecchio grave la situazione! Lo guardò un altro po' negli occhi poi sbatté la mano nuovamente sul sedere e sulla camicia per rimuovere le impurità più resistenti che non si erano tolte e disse ad alta voce, quasi come per attirare l'attenzione del tipo: Mannaccia la miseria, son bagnato fradicio! Chissà che avrebbe risposto quel ragazzino...
     
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  4. Miss Phantomhive
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    Alois Trancy Kitsune


    All'improvviso Alois si ritrovò davanti un ragazzo che cadde atterra e si bagnò i vestiti. Sorrise di nuovo. Si divertiva molto a vedere le persone in difficoltà e ,soprattutto, in imbarazzo. Dall'espressione che aveva doveva sicuramente aver notato i suoi particolari occhi e probabilmente stava pensando a quanto fossero belli e terrificanti al tempo stesso. Tutti la pensavano così vedendoli e non poteva dar loro torto: erano davvero maledettamente belli. E ogni volta Alois rimaneva sempre compiaciuto da quell'effetto, lo faceva sentire superiore, anzi lui SAPEVA di essere superiore alla norma. Di sicuro il ragazzo aspettava una sua risposta e proprio per questo Alois penò per qualche secondo di andare via senza commentare la scena e lasciarlo lì, ma poi cambiò idea: quel ragazzo aveva qualcosa di particolare anche se non riusciva proprio a capire cosa, e proprio per quel motivo rimase lì fermo immobile, alzando un sopracciglio e fissandolo negli occhi con un sorrisetto malizioso stampato in faccia. Poi estrasse un fazzoletto dalla tasca e glielo porse esclamando con un tono altrattanto freddo e superficiale: La prossima volta vedi di fare attenzione a dove metti i piedi. Detto questo girò sui tacchi e cominciò a camminare, sperando di aver lasciato quell'enorme punto di domanda che lo faceva apparire ancora più misterioso di quanto non lo fosse già. Dopotutto nessuno ancora lo conosceva in quella nuova cittadina e perciò a qualcuno prima o poi sarebbe venuto in mente di chiedergli qualcosa sul suo passato o da dove fosse sbucato fuori. Ma lui naturalmente non avrebbe rivelato nulla, circondandolo di quell'aura misteriosa che amava trascinarsi dietro. Si fermò un momento indeciso su che parte andare. Ma dove diavolo sono arrivato? pensò cercando di ricordarsi che strada aveva imboccato per finire in quel posto. Stava incominciando a farsi buio e non aveva davvero voglia di rimanere lì a dormire in mezzo alla strada. Ma non voleva nemmeno sembrare il turista che si perde alla prima svolta e che qualcuno lo considerasse un "bambino incapace". Si voltò di nuovo verso il ragazzo per prendere tempo: Ah, puoi anche tenertelo se ti va disse alludendo al fazzoletto che gli aveva dato. Piegò la testa di lato per capire cosa c'era di insolito ma non riusciva proprio a capirlo. Ora doveva soltanto aspettare la prossima mossa. • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Yes, Your Highness
    Role scheme #2 by thanatøs`

     
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  5. ~Piton
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    Fortunatus G. Zeredias - 18 anni - Mo - Bardo
    Logie927119
    Vide quel ragazzino avvincarsi con aria spavalda e altezzosa, evidentemente aveva visto giusto quando aveva avuto quella brutta impressione. Quando vide che il tipetto gli parlò in quel modo arrogante e gli regalò quel fazzoletto di stoffa per asciugarsi con aria di superiorità, gli venne voglia di prenderlo per la giacca per dargli una sonora lezione, ma anche se fu difficile riuscì ad accantonare l'idea. Rimase così, immobile guardando quel fazzoletto di stoffa che il ragazzetto gli aveva lasciato, anche se era determinato a far capire a quell'esserino chi era il più forte. Allora quando fu sicuro che il soldo di cacio non lo guardasse assunse la forma spettrale e raggiunse una traversa più avanti. Cose da matti! Oggi questi ragazzetti credono di esser grandi e di poter fare tutto ciò che gli pare, bah, sembra che le generazioni future non abbiano più la testa sulle spalle, che fine mai faremo? Ritrasformatosi in umano aspettò che il fanciulletto si avvicinasse per fare la sua entrata in scena. Bambino, scusami. Si fermò davanti a lui e gli mise il fazzoletto nel taschino della sua giacca. Grazie dell'interesse ma credo che serva più a te, sai quando i bambini fanno aria nello stomaco e sputano il latte... comunque buonasera!Si voltò e con passo sicuro si avviò verso casa. La prossima volta quel marmocchio impara a non rispettare chi è più grande. Sapeva che il ragazzino avrebbe cercato di ribattere la palla, ma lui era un fantasma, che speranze poteva mai avere quel mocciosetto contro di lui?
     
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  6. Miss Phantomhive
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    Alois Trancy Kitsune


    Che arrogante e impertinente! Ma chi diavolo pensa di essere quel ragazzaccio di strada? pensò Alois tra sè mentre sentiva la rabbia salirgli fino ad arrivargli in volto e farlo arrossire leggermente. Nessuno aveva mai osato sfidarlo, perchè sfidarlo voleva dire morte cera. Si, quando era ancora un piccolo nobile grazie al suo denaro poteva benissimo far decapitare chiunque non trovasse di suo gradimento ma ora... Ora non poteva più fare nulla, dal momento che aveva lasciato tutti i suoi averi e il suo titolo di conte a Londra. Si sentiva spoglio della sua corazza protettiva che lo aveva sempre avvolto da quando era nato e non poteva fare niente per evitarlo. Ma almeno poteva dare una lezione a quell'insolente. Perchè anche senza denaro poteva benissimo diventare una belva e far capire agli altri che quegli occhi di ghiaccio gli erano stati dati per qualcosa, per rispecchiare tutto quello che provava e in quel momento non provava altro che ira e rabbia. Si avviò a passo deciso all'inseguimento del ragazzo pensando fra sè e sè a cosa poteva dirgli per rimetterlo a cuccia. Stava per prenderlo per il colletto della camicia da dietro e sfogarsi, ma prima di farlo pensò che forse non era una così buona idea. Di sicuro il ragazzo avrebbe avuto la meglio data la sua stazza superiore alla sua e anche all'età: doveva avere più o meno la maggior'età mentre Alois era molto più piccolo. Decise quindi di giocare d'astuzia. Lo afferrò per il braccio ,giusto per fermarlo, ed incominciò a guardarlo con i suoi occhi vuoti e con un sorrisetto a dir poco malizioso. Mollò la presa sul suo braccio -Mi dispiace molto per poco fa, non intendevo offenderti. Volevo soltanto...- si fermò per cercare una scusa che sembrasse veritiera. -...aiutarti. Si, insomma, forse non era il modo migliore per dimostrarlo ma... che ci posso fare se ho un carattere che non si fida di nessuno?- Aspettò qualche secondo per riprendere fiato e per far riprendere il ragazzo dal suo sbalzo d'umore, o almeno pensava di averlo impressionato per quello. -Comunque, per qualsiasi cosa...- coninuò. -Alois Trancy, al tuo servizio!- concluse accompagnando il tutto con un gesto teatrale della mano e uno sguardo sempre vitreo. Voleva proprio vedere la sua reazione, come si sarebbe comportato? Gli avrebbe teso la mano e si sarebbe presentato o lo avrebbe piantato in asso? In entrambi i casi Alois sapeva cosa fare. • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Yes, Your Highness
    Role scheme #2 by thanatøs`



    Scusa se ci ho messo tanto!


    Edited by Miss Phantomhive - 23/10/2012, 07:55
     
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  7. NPC Civetta d'Argento
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    immagineje

    Gente anonima


    Poco lontano dai due giovini, all'ombra di un lampione momentaneamente guasto, stazionava un mendicante semiaddormentato che apparentemente stava parlando da solo, lottando disperatamente per ripararsi dalla pioggia con le sue sudicie coperte. Era una zona piuttosto insolita, quella, per mettersi a mendicare: solitamente gli accattoni preferivano le zone più frequentate del centro città, anche perché le vie più strette tendevano a mitigare meglio lo spietato freddo delle notti autunnali, o tutt'al più si raggruppavano nella periferia degradata di Armoede.
    In effetti il barbone non era affatto tale: l'orecchio sinistro celava infatti un auricolare, opportunamente mascherato da apparecchio acustico, grazie al quale indirizzava le parole non a sé stesso ma ad una manciata di collaboratori vestiti completamente di nero. Questi ultimi si stavano muovendo molto silenziosamente fra le siepi, i lampioni, gli angoli delle case e tutto ciò che potesse costituire un riparo. Chiaramente la piccola squadra stava pedinando i due ragazzi, o ancor più probabilmente uno solo di essi.
    Il barbone sembrò allarmarsi quando la situazione fra i due sembrò essere prossima alla soglia critica, ma la svolta conciliante di Alois sembrò rilassarlo, pur facendogli mantenere l'attenzione fissa sui movimenti dei due.


    code by ƒleur du mal. ~ edited by Elysion


    We gente, l'immagine nello schema è a mero scopo satirico: ovviamente i tizi in questione non hanno nessuna maschera addosso se non specificato ^^
     
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  8. ~Piton
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    Fortunatus G. Zeredias - 18 anni - Mo - Bardo
    Logie927119
    Ormai Forty se ne stava andando con fierezza, convinto di aver "spento" il moccioso. Certa gente non dovrebbe proprio esistere, o comunque quando manifestano certi comportamenti vanno fermati sul nascere. Cosa accadrebbe mai al mondo se tutti questi bambocci viziatelli divenissero gli adulti del domani? Sarebbe la fine di ogni cosa, la fine dei valori e degli equilibri che reggono questo mondo... Questa società, vorrai dire! Oh no! Non di nuovo le voci! Non di nuovo! Dai che sei solo un ectoplasma! E ti lamenti pure delle voci che senti, ringrazia ancora che senti qualcosa! È questo pure è vero, ma tu non sei che una voce nella mia testa! Susu zitta!
    Doveva avere qualche problema serio lui, ormai non faceva che sentire continuamente queste vocine e vedere gli oggetti sorridere ed esprimere giudizi e consigli; cosa che per un umano non è tanto un buon segno. In effetti lui era un fantasma ma non è che passava la sua nonvita a ripetere nella mente Nel caso lo avessi dimenticato, ricordati che non sei un umano bensì uno stupido essere fatuo che fu Fortunatus Gavril Zeredias in una lontana cittadina della Groenlandia!
    Ormai non sapeva più cosa era giusto o no, soprattutto da quando pochi giorni fa, al Gran Ballo, non era riuscito a fare l'amore con Lysie che però non sembrava per nulla dispiaciuta dall'impedimento. Perché non era arrabbiata, ma anzi contenta? non lo riusciva proprio a capire. Da quella sera provava un senso di risentimento e rabbia nei confronti del destino che ancora una volta lo aveva preso in giro, ma non aveva intenzione di lasciare le cose sospese stavolta: avrebbe cercato Lysie e gliel'avrebbe chiesto di finire ciò che avevano iniziato, e se stavolta si tirerà indietro un'altra volta, beh, allora vuol dire che c'è qualcosa che dovranno chiarire.
    Era immerso nei suoi pensieri quando sentì un mano toccargli il braccio, si girò istintivamente ponendo la mani davanti come per proteggersi da un eventuale colpo del biondino che probabilmente desiderava vendicarsi. Notò con sorpresa invece che il tipo si scusò per il comportamento altezzoso dicendo che voleva solo aiutare. Forty non credeva molto alle parole che diceva quel ragazzino dallo sguardo malvagio e impertinente, ma volle comunque fingere di accettare le scuse, tenendosi sempre pronto a reagire ad eventuale aggressione.
    Ah, non ti preoccupare, l'importante è chiarire le incomprensioni! Comunque io sono Fortunatus, piacere!
    Da notare è il fatto che Forty non ha fatto la sua solita presentazione: Sono Fortunatus Gavril Zeredias, ma puoi chiamarmi Forty! proprio perché non si fidava del tipo e non voleva dirgli il suo nome e poi perché non lo reputava una di quelle persone che possono chiamarlo Forty confidenzialmente.

     
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  9. Miss Phantomhive
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    Alois Trancy Kitsune


    Gli sembrò che quel ragazzo ,Fortunatus, non aveva molta confidenza e gli sembrò anche piuttosto sulla difensiva. Sicuramente gli aveva facilitato il lavoro dimostrando almeno un segno di riappacificazione, però c'era ancora quel qualcosa che non lo convinceva. Doveva trovare un modo per ottenere la sua fiducia, e anche alla svelta dato che non voleva dilungarsi più tempo del previsto. Si girò per squadrare quella stretta stradina e notò una sottospecie di barbone che però non gliela diede molto a bere. Certo, aveva quell'aria trasandata di quelle persone che vivono per le strade, ma c'era anche in esso qualcosa che non lo convinceva poi molto. Che razza di posto era mai quello? Tutto gli sembrava sospetto e ,ne era sicuro, la maggior parte della gente in quel posto aveva un qualcosa da nascondere. Forse erano tutti come Alois, in cerca di un posto tranquillo dove ricominciare a vivere dimenticando il passato. Anche Alois cercava di nascondere la sua vera origine e il motivo per il quale si trovasse lì. Forse anche il resto della gente faceva lo stesso, soltanto che non riusciva a nasconderlo molto bene. Fatto sta che in quel posto Alois non si sentiva per niente al sicuro. Forse non sarebbe molto male trovare un luogo riparato pensò E poi, così riuscirei a trarne anche vantaggio riuscendo a ritrovare la via dalla quale sono venuto. Più guardava il barbone e più si sentiva osservato, di certo stava guardando dalla loro parte ma non si capiva per davvero a chi dei due stesse davvero mirando. Probabilmente era proprio Alois che era il soggetto di mira, nonostante cercasse di nasconderlo, si vedeva lontano un miglio che era un aristocratico, un nobile e perciò che aveva abbastanza quattrini, forse era proprio per quello che lo stava fissando in quel modo. Si girò verso Fortunatus e si avvicinò al suo orecchiò, dopodichè sussurrò:-Credo che sarebbe meglio trovare un luogo più RIPARATO- e indicò con un piccolo sguardo il barbone che non gli toglieva gli occhi di dosso. Camminò un pezzettino avanti, sperando che Fortunatus lo seguisse e che prendesse lui il comando portandolo al riparo da quegli occhi scrutatori. -Allora vogliamo andare o aspettiamo domani mattina?- disse ironicamente. • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Yes, Your Highness
    Role scheme #2 by thanatøs`

     
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  10. ~Piton
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    Fortunatus G. Zeredias - 18 anni - Mo - Bardo
    Logie927119
    Guardò ancora una volta il suo interlocutore che sembrava piuttosto pensieroso ed è osservano il suo sguardo che capì che guardava in direzione di un poveraccio che li scrutava e borbottava. Bah, povera gente. A volte potrebbe sembrare che se li siano cercati i guai, ma non sempre è così. Perbacco ce ne sono di omuncoli che non vogliono far nulla e passano le giornate ad oziare finché un bel giorno non si ritrovano per strada, però ci sono anche quelle persone che si spaccano il culo per guadagnare a stento il necessario e poi si vede rifiutata da tutto e da tutti. La vita è un labirinto nel quale si prende la strada sbagliata prima ancora di aver imparato a camminare. (1)
    I suoi pensieri furono destati dal proferir parola del biondino; dal suono della parola RIPARATO poté capire che il ragazzino era vistosamente infastidito dallo sguardo invasivo del mendicante. Era così concentrato nei suoi pensieri che Alois dovette smuoverlo per poter andare. Lo squattrinato non aveva un aria rassicurante, anche a causa del fatto che sembrava parlasse da solo, allora Forty si avviò istintivamente verso Alois e superandolo con passo svelto disse: Io vado per di qua, mi segui o no?
    Il moccioso infatti sembrava che andasse un po' a cavolo considerando che stavano ripercorrendo la strada da cui lui era venuto, chissà se quel tipo si era davvero perso come diceva... magari poteva portarselo un po'dietro e divertirsi alle sue spalle, tanto che potrebbe mai fare un fantasma a quest'ora di notte?
    Cattivo Fortunatus, non si fanno queste cose, non ci si diverte alle spalle dei più piccoli, al massimo vai scazzottarti con qualcuno in qualche discoteca frequentata da decelebrati!
    Ma dai, l'hai visto anche tu quel soldo di cacio! Vuole fare il grande e l'impertinente e alla fine non sa manco dove deve andare!
    Proprio perché sei più grande dovresti fargli capire che la superbia e la vanità non conducono da nessuna parte e condurlo a casa. Non puoi lasciarlo per strada a quest'ora. Andiamo Forty fai il bravo!
    Umpf!


    (1): Cyril Connolly, La tomba inquieta, 1944
     
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9 replies since 5/10/2012, 16:03   151 views
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